Come da tradizione consolidata il venerdì sera antecedente al Natale gli auguri tra soci in sede con panettone, pandoro e spumante. Come da tradizione il falò intorno al quale brindare riscaldarsi e cimentarsi nel ” salto del fuoco” quando la dimensione della catasta ardente lo permette. Quest’anno fuori programma due pazzi ardimentosi si calano in acqua per tre colpi di pagaia tra acqua gelida e nebbia. Alle 24 la serata ufficiale si conclude con la maggioranza dei presenti che s’incammina verso le proprie dimore mentre un gruppo di irriducibili s’attarda fin le 2.30 in compagnia di vino, porto, grappa, cazzate a iosa e barzellette a luce rossa. Il ritorno a casa, alfine e per alcuni, è risultato molto “complicato” per il tasso alcolico conseguenza del prolungamento della festicciola. Ci si rivede al prossimo.